Quello che dalla Scandinavia si estende fino all’Artico è un mondo complesso, un miscuglio eterogeneo di popoli, culture e storie nel quale il paesaggio entra, dapprima in sordina e poi sempre più forte, a permeare ogni aspetto del vissuto quotidiano.
Negli ultimi tre anni, il progetto fotografico “Tales From The North” mi ha portato ad esplorare le regioni del Nord, dalle brughiere islandesi alle regioni ghiacciate delle Isole Svalbard, dove il numero degli orsi polari supera di tre volte quello degli abitanti.
Il risultato è un reportage variegato, una raccolta non solo di fotografie, ma di esperienze e racconti provenienti da luoghi sempre più fragili e minacciati.
Queste minacce sono, il più delle volte, ben note – una fra tutte i cambiamenti climatici – ma ve ne sono altre più subdole e pericolose. Parliamo, ad esempio, dei danni derivanti dal turismo di massa che, in assenza di regolamentazione e di lucida consapevolezza, è in grado di sconvolgere i delicati equilibri sociali ed economici delle regioni più isolate, andando inoltre a intaccare pesantemente quella che è l’identità culturale delle popolazioni che vi abitano.
Il risultato che mi trovo a presentare è un viaggio lungo più di dodicimila chilometri ( 12.275, al 28/11/2019). Un percorso difficile, iniziato nel 2016 e che ha finito per prevalere su ogni altra attività: un viaggio, ricerca che mi ha portato a lasciare la sicurezza dei corridoi dell’università per intraprendere un percorso privo di certezze.
Un viaggio lungo 12.275km e durato tre anni: iniziato in maniera discontinua e poi, con il formarsi di una primitiva rete di contatti, ha permesso soggiorni sempre più lunghi durante i quali, alla ricerca fotografica si è aggiunta quella culturale: cito per esempio i mesi passati nelle fattorie norvegesi (e, da novembre 2019, islandesi), i vari soggiorni alle Isole Faroe, ma anche i difficili giorni delle Svalbard, dove capitava non di rado di potersi aggregare alle crews di documentaristi, riuscendo quasi sempre a imparare qualcosa di nuovo.
Solo con il proseguire del mio viaggio è stato possibile ricostruire, da quella serie estremamente variegata di testimonianze sconnesse, un percorso: la consapevolezza, più o meno immediata, della fragilità di quel mondo (geografico e culturale) a me immensamente caro.
Il lavoro, nella sua componente squisitamente fotografica, è sfociato nella piccola mostra “Tales From The North”, organizzata a Tirano, in Valtellina.
Dal Novembre 2019 mi trovo nei pressi di Akureyri, nell’Islanda del Nord, con lo scopo di proseguire il mio lavoro di documentazione e vivere appieno quella che è la mia passione, prima di tornare, forse, con i piedi per terra.
