Esiste, all'interno di quell'universo complesso che chiamiamo "mitologia nordica", un filone di miti che, in un eccesso di semplificazione, potremmo definire "secondari": questi tendono a svolgersi in un tempo imprecisato, in parallelo - a volte con leggere sovrapposizioni, talvolta contraddittorie - al filone principale che va, idealmente, dagli eventi della morte di Baldr alla prigionia …
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Gleipnir: non si parla della fine del mondo
Avevo lasciato Torshavn quella stessa mattina: avevo salutato il profilo della capitale, che dalle acque calme del porto si arrampica lungo la collina, e avevo preso, poi, quell’unica strada che attraverso le brughiere, dorate nella loro veste invernale, collega le varie isole. Una volta raggiunta l’Isola di Vagar, quella più ad Ovest, avevo avuto l’impressione …
Heimfra
Sedevo su di un muretto nella consueta cornice offerta dal piccolo villaggio di Bour al termine di una fredda giornata invernale. La spiaggia era ancora ostaggio della schiuma biancastra delle onde e a me non restava che aspettare che la marea mi restituisse quella sottile striscia di sabbia scura dove programmavo di scattare le ultime …
Gestr
Capita di frequente che qualcuno, amici o conoscenti, mi chiedano chi si nasconda dietro al personaggio di L. Qualcuno, poi, più informato di altri, mi chiede perché io, a distanza di anni, mi trovi ancora a scrivere di questo personaggio. È sempre difficile per me rispondere a questo tipo di domanda: dal mio -personalissimo- punto …
Del lasciare l’Islanda
La strada che collega Akureyri, capitale del nord del Paese, a Reykjavík è lunga poco più di trecento chilometri: circa un quarto della Strada Numero 1, l'anello che corre tutt'intorno all'Isola. È una fredda, gelida, giornata di Gennaio: il vento, nella regione del Nord, soffia forte ed è previsto l'arrivo di una forte tormenta di …